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La psicoterapia cognitivo-interpersonale

L’approccio cognitivo-interpersonale è una modalità terapeutica integrata che combina i principi della psicologia cognitiva con l’analisi delle dinamiche relazionali e interpersonali. Alla base di questo modello c’è l’idea che i pensieri, le emozioni e i comportamenti di una persona siano profondamente influenzati dalle relazioni significative che ha costruito nel corso della vita, a partire dalle prime interazioni con le figure di attaccamento.

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L'approccio

L’approccio cognitivo-interpersonale si fonda su due pilastri principali:

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  1. La teoria dell’attaccamento
    La teoria dell’attaccamento, sviluppata da John Bowlby e approfondita negli anni da Mary Ainsworth e altri studiosi, sostiene che le esperienze relazionali precoci con i genitori o con altre figure di riferimento determinano modelli interni di attaccamento, cioè schemi di pensiero e comportamento che influenzano le modalità con cui ci relazioniamo agli altri.
    L’approccio cognitivo-interpersonale riconosce che difficoltà emotive come l’ansia, la depressione o le problematiche relazionali possono derivare da schemi di attaccamento insicuri (ad esempio evitante, ansioso o disorganizzato), che si riflettono in una percezione distorta di sé e degli altri. La terapia mira a rielaborare questi modelli, promuovendo una maggiore consapevolezza e la costruzione di nuove modalità relazionali più funzionali e appaganti.

     

  2. La prospettiva cognitiva
    Dall’approccio cognitivo deriva l’attenzione al ruolo dei pensieri automatici e delle credenze disfunzionali nel determinare le emozioni e i comportamenti. Questi schemi cognitivi, spesso rigidi o negativi, si formano in risposta a esperienze di vita difficili o traumatiche e tendono a essere perpetuati inconsapevolmente. La psicoterapia cognitivo-interpersonale lavora per identificare e modificare tali schemi, aiutando il paziente a sviluppare una visione di sé e del mondo più realistica, flessibile e positiva.

Famiglia nel parco

Le dimensioni interpersonali e il ruolo della relazione terapeutica

Uno degli aspetti centrali di questo approccio è il riconoscimento dell’importanza delle relazioni interpersonali, non solo come contesto in cui si sviluppano le problematiche psicologiche, ma anche come strumento di guarigione. La relazione terapeutica diventa quindi un elemento fondamentale del processo di cambiamento.
 

  • La relazione terapeutica come spazio sicuro
    In terapia, il paziente può sperimentare un legame relazionale basato sulla fiducia e sull’accoglienza incondizionata. Questo spazio sicuro permette di esplorare le dinamiche emotive e relazionali problematiche, offrendo l’opportunità di rielaborarle e superarle.

     

  • La correzione delle esperienze emotive
    Attraverso il rapporto con il terapeuta, il paziente può vivere esperienze relazionali correttive che sfidano i modelli di attaccamento disfunzionali sviluppati nel passato. Ad esempio, una persona che ha interiorizzato l’idea di essere non amabile o respinta può scoprire, nella relazione terapeutica, la possibilità di essere accettata e compresa.

     

  • L’esplorazione delle dinamiche relazionali
    La terapia cognitivo-interpersonale si concentra anche sull’analisi delle modalità relazionali che il paziente utilizza nella vita quotidiana, aiutandolo a riconoscere i comportamenti disfunzionali, le aspettative irrealistiche e le difficoltà nella gestione dei conflitti. Questo lavoro permette di promuovere una maggiore consapevolezza e di sviluppare strategie relazionali più efficaci.

persona in ricerca

Un percorso di consapevolezza e cambiamento

L’approccio cognitivo-interpersonale non si limita a intervenire sui sintomi, ma mira a promuovere un cambiamento profondo e duraturo, lavorando sulle radici delle difficoltà psicologiche ed emotive. Tra i principali obiettivi del percorso terapeutico ci sono:
 

  • la consapevolezza delle proprie emozioni e dei propri bisogni;

  • la rielaborazione di esperienze relazionali traumatiche o problematiche;

  • il superamento di schemi cognitivi rigidi e disfunzionali;

  • la costruzione di nuove modalità di relazione con sé stessi e con gli altri;

  • il raggiungimento di una maggiore autonomia emotiva e relazionale.
     

Attraverso un dialogo empatico e rispettoso, il terapeuta lavora insieme al paziente per aiutarlo a trasformare i suoi schemi interiori e relazionali, restituendogli la possibilità di vivere con maggiore autenticità e soddisfazione. Questo approccio offre una prospettiva integrata, capace di affrontare con profondità e sensibilità le sfide della vita contemporanea, rispondendo in modo efficace alle esigenze di chi cerca un percorso di guarigione e crescita personale.

© 2024 Dott.ssa Maria Di Benedetto

Via Domenico Jachino 69 - Roma

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